Avvitatore: guida completa dalla A alla Zeta. I migliori modelli di Marzo 2024 e le recensioni

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Ottimo per forare su legno, metallo, plastica e per avviatare/svitareBatteria a slitta per un cambio rapido ed una tenuta sicuraIdeale per lavorare anche nelle aree di più difficile accesso
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Avvitatore a batteria 21V, Trapano avvitatore elettrico con 61 set di accessori, Spazzola a batteria...
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L’avvitatore è un dispositivo elettrico che serve a smontare e montare viti o bulloni, utilissimi nel bricolage e nei lavori autonomi. In commercio esistono diversi tipi di utensili di questo genere, e spesso l’avvitatore viene confuso con il trapano che serve a fare fori nel muro. L’avvitatore è uno strumento totalmente differente, certamente non idoneo a questo genere di lavori. Esiste tuttavia una variante dell’avvitatore, che si combina perfettamente con la funzione del trapano. Questa è il trapano avvitatore che avvita, svita e permette di forare una superficie.

Esistono delle caratteristiche proprie dell’avvitatore, di cui occorre tenere considerazione perché rendono il dispositivo più o meno adatto ad un tipo di lavoro. Questi elementi non sono da sottovalutare poiché influiscono in maniera significativa l’utilizzo pratico e il risultato ottenuto. Si tratta della velocità dell’avvitatore, della reversibilità e della frizione.

Caratteristiche dell’avvitatore: velocità

La velocità è importantissima in quanto esprime la rapidità con cui la punta dell’avvitatore compie un giro completo. In base al tempo che si impiega a tenere premuto il pulsante di azione, la velocità aumenta o diminuisce. Possiamo quindi dire con assoluta certezza che sebbene esistano diversi avvitatori, con velocità proprie, la velocità di un avvitatore in linea generica si incrementa progressivamente. Una velocità sostenuta, consente di ottenere maggiore rapidità nell’esecuzione di un’operazione. Ma è opportuno fare le dovute differenze tra chi è esperto e solito maneggiare questi oggetti e chi invece è alle prime armi. Nell’ultimo caso, meglio optare per un prodotto dalla velocità media. In commercio si possono trovare punte che partono da un minimo di 100 giri, fino ad arrivare ad un massimo di 250 giri al minuto.

Reversibilità

La reversibilità è quella proprietà degli avvitatori, in riferimento sempre alle punte, di cambiare verso di rotazione. E’ indispensabile infatti che le punte girino sia a destra che a sinistra per permettere di operare svitando e avvitando. Durante un lavoro è molto frequente sbagliare e avvitare in maniera scorretta una vita o un bullone; per questo è indispensabile poter tornare indietro e correggere l’avvitatura. Per invertire il verso sarà sufficiente azionare una levetta presente sul corpo dell’avvitatore.

Frizione

La frizione, o forza applicata si riferisce alla forza che viene applicata per far si che la vite percorra la distanza sua all’interno della superficie su cui stiamo lavorando. Questa forza si esprime in Newton ( unità di misura che indica la forza che spinge). La frizione dunque è esattamente la quantità di Newton coinvolti per spingere il bullone e farlo muovere di un metro in fase di avvitatura e svitatura. Perché è importante conoscere la frizione? La risposta è semplice: per controllare la forza applicata sui bulloni. Gli strumenti più potenti in assoluto hanno una forza pari a 10 Nm. A scendere troviamo avvitatori di 4-5 Nm che si adattano benissimo ai lavori domestici e al fai da te. La frizione è sempre regolabile sul cosiddetto “madrino“. Questo presenta valori variabili a seconda del modello.

La categoria di avvitatore cui il modello in uso appartiene, è altrettanto importante da conoscere perché a variare è proprio la potenza dell’apparecchio. Dalla potenza dipendono le prestazioni del nostro avvitatore.

Voltaggio

Gli avvitatori si inseriscono in una scala di voltaggio compresa solitamente tra 3 e 8 V. Tutte le prestazioni dell’avvitatore, precedentemente descritte, e quindi la velocità di rotazione, la capacità di reversibilità e la frizione, dipenderanno proprio dalla potenza del dispositivo. Per scegliere correttamente uno strumento piuttosto che un altro, è quindi importante analizzare il voltaggio e rapportarlo alla frequenza con la quale intendiamo utilizzare l’avvitatore oltre alla tipologia di lavori che dobbiamo svolgere. Un modello posizionato in una posizione alta di voltaggio è sicuramente più veloce di un avvitatore meno potente. Da qui dipenderanno i risultati ottenibili. Gli avvitatori elettrici più potenti, idonei a lavori professionali prevedono una potenza pari ad almeno 7-8 V poiché sono in grado di sostenere lavori lunghi e intensi.

Questi modelli di avvitatore sono per lo più utilizzati in campo edilizio. Per fare degli ottimi lavori nel bricolage e nel fai date più generico, è sufficiente adoperare avvitatori appartenenti ad una categoria di potenza pari a 4-6 V. Il corpo dell’avvitatore in questo caso è anche molto più leggero e semplice da maneggiare.

Corpo dell’avvitatore

A proposito di struttura e praticità d’utilizzo, è molto importante considerare la comodità che l’avvitatore offre. In base all’impugnatura possiamo differenziare avvitatori di ordine professionale e avvitatori di ordine domestico/amatoriale. In base a queste differenze avremo dispositivi più o meno versatili e semplici da gestire. Perché è importante fare queste differenze? Prima di tutto perché il costo di un prodotto semi professionale o professionale differisce molto da quello relativo ad un prodotto amatoriale; e poi perché acquistare un apparecchio non altezza del lavoro da svolgere è controproducente come lo è il contrario: spesso si acquistano avvitatori molto potenti per lavori che non richiedono grande impegno e potenza. In questo modo si sprecano soldi e fatica: i prodotti più potenti sono meno semplici da gestire, più pesanti e sicuramente meno pratici da utilizzare.

I prodotti ideali sono quelli che hanno l’impugnatura in gomma. Questi infatti permettono di avere una presa stabile e salda, che a contatto con l’umidità della pelle non scivola rischiando di farci fare male. Inoltre è importante che gli avvitatori abbiano una certa leggerezza. prodotti molto pesanti rischiano di far stancare velocemente chi maneggia lo strumento andando ad intaccare il lavoro. Naturalmente gli strumenti più potenti presentano un peso maggiore. Per questo è bene capire se il dispositivo che stiamo utilizzando vale la pena di essere maneggiato e sorretto per il peso che ha.

L’impugnatura anti scivolo, ergonomica e comoda è essenziale anche per una questione di sicurezza. La presa salda consente di gestire bene anche gli eventuali comandi e pulsanti posti sul corpo dell’avvitatore. I comandi da utilizzare devono poi essere ben visibili e facili da raggiungere con le dita. I prodotti qualitativamente migliori, hanno tutte queste caratteristiche.

Alimentazione

Come detto in precedenza, le prestazioni dell’avvitatore dipendono molto dalla sua potenza. Ma non è questo l’unico elemento a determinare la qualità di prestazione dell’apparecchio: anche il modo in cui viene alimentato, la tipologia di batterie incide in maniera preponderante sulle prestazioni e sui tempi di autonomia del lavoro. Solitamente gli avvitatori più comuni, che si utilizzano per svolgere lavori domestici e di bricolage, prevedono una batteria ricaricabile. Il tipo di batteria prevede comunque una differenziazione sul prezzo finale, esattamente come il voltaggio cui appartiene l’avvitatore.

Al momento dell’acquisto occorre fare riferimento al simbolo Ah che indica l’unità di misura Ampere-ora. Questo valore ci indica approssimativamente il livello di autonomia dell’avvitatore. Questo valore dovrebbe corrispondere ad almeno 1- 1,5 Ah per essere sicuri che l’apparecchio non ci abbandoni nel bel mezzo del lavoro. Come si può ben intuire, più gli Ampere-ora sono alti, maggiore è il tempo di autonomia dell’alimentazione. E’ da precisare comunque che questo valore non è tutto e non ci fornisce un tempo preciso. L’autonomia dell’avvitatore dipende si dalla potenza e dal tipo di alimentazione; ma anche l’intensità e i tempi di lavoro giocano un ruolo decisivo nella durata delle batterie.

Esistono essenzialmente tre tipi di alimentazione:

  1. Di qualità media, troviamo le batterie NiMH. Queste sono da considerarsi una via di mezzo ben equilibrata tra le batterie economiche e quelle più costose. Hanno una durata ottima ma non raggiungono il massimo livello come le batterie a litio, che sono da considerarsi le migliori e le più sofisticate (oltre che le più costose). Di conseguenza, anche il prezzo dell’avvitatore, proprio per la tipologia di batteria che monta, si collocherà in una fascia medio-alta.
  2. Batteria agli ioni di litio: tutti gli avvitatori che montano batterie agli ioni di litio sono più costosi e inevitabilmente più duraturi. Queste batterie sono più complesse e difficilmente soggette a deterioramento. Il problema degli apparecchi elettrici in generale è quello di lasciarli inutilizzati a lungo. Quando ciò accade, la batteria perde la sua efficacia e spesso si consuma autonomamente. La batteria a litio ha questa speciale peculiarità: l’avvitatore che monta questa tipologia di batteria, anche se a lungo inutilizzato funziona sempre bene. Inoltre non risente dell’effetto memoria: anche quando la batteria sta per esaurirsi, in termini di prestazione, l’avvitatore è sempre al massimo della sua operatività. Ovviamente lo svantaggio di queste batterie è esattamente corrispondente al vantaggio che portano: non è possibile rendersi conto del livello di batteria poiché questa offre il massimo fino alla fine.
  3. Batteria NiCd: un avvitatore che monta queste batterie, è sicuramente uno strumento economico. Si tratta delle batterie più diffuse sul mercato; molto gettonate perché consentono di fare lavori di piccola-media entità senza spendere troppo. Lo svantaggio di queste batterie sta nel fatto che si danneggiano facilmente e la loro durata non è granché elevata. Anche le prestazioni stesse degli avvitatori alimentati con le NiCd, sono da considerarsi decrementate rispetto agli altri tipi di batteria. Inoltre presentano il fastidioso l’effetto memoria che non consente di sfruttare il massimo delle prestazioni fino alla fine dell’esaurimento batteria.
Batterie NIMHBatterie Ioni di litioBatterie NICD
Posizione intermedia mega onion tra le altre due categoriePosizione alta. Tipo sofisticatoPosizione bassa: le più diffuse
Costo medio-altoCosto elevatoCosto basso
Prestazioni discretePrestazioni eccellenti: non risentono dell’effetto memoriaPrestazioni appena sufficienti. Risentono dell’effetto memoria
Adatte a lavori domestici di media entitàAdatte a lavori professionaliAdatte a lavori domestici di piccola entità.

Accessori extra

Gli accessori che possiamo trovare nella confezione dell’avvitatore sono tanti e diversi. Non meno importanti dell’avvitatore stesso, questi pezzi aggiuntivi consentono di variare i lavori e avere sempre a disposizione un attrezzatura veloce e pratica con cui svolgere ogni minima variazione senza il pensiero di ciò che manca e che potrebbe servire. Assicurarsi che questi pezzi siano presenti all’interno della confezione fa si che l’avvitatore sia completo.

I pezzi che possiamo trovare sono i seguenti:

  • Fondina: la fondina è un comodo accessorio poiché consente di trasportare con sé l’avvitatore e avere le mani libere. La fondina risulta estremamente utile nel caso in cui si debbano utilizzare le mani per altre operazioni come il trasporto di mobili, salire le scale, alternare l’utilizzo dell’avvitatore ad altre attività.
  • Valigia: per poter riporre l’avvitatore in maniera ordinata e proteggerlo da eventuali colpi e umidità, è bene scegliere modelli che includano la valigetta. La custodia può tornare utile nel caso di trasporto dell’avvitatore, quando si è liberi professionisti e ci si deve spostare di frequente da una zona di lavoro ad un’altra.
  • Batterie extra: sebbene queste siano già incluse nel primo acquisto, alcuni modelli prevedono l’inserimento di batterie di ricambio. Sono accessori utilissimi da avere con sé per non bloccarsi in un dato lavoro.
  • Base ricaricabile: questa serve a riporre l’avvitatore quando si sa di avere un lungo momento di sosta e quindi di inutilizzo dell’apparecchio. La base ricarica serve ad alimentare nuovamente l’avvitatore.
  • Bit: immancabilmente tra gli accessori extra ci sono i bit ossia le punte che si montano sull’avvitatore per avvitare e smontare. Queste hanno grandezza variabile e forma differente in base al tipo di lavoro da svolgere.

Non è detto che tutti gli avvitatori abbiano il kit di accessori extra inclusi nella confezione. Tutto dipende dal marchio cui ci si affida e dalla fascia di prezzo cui optiamo. In ogni caso è sempre possibile arricchire il nostro avvitatore di accessori extra in un secondo momento.

Materiali

I vari bits montabili sull’avvitatore sono realizzati in leghe metalliche mentre il corpo dell’avvitatore è costituito da plastiche e gomma. Al di la delle leghe metalliche, è molto importante affidarsi a marchi conosciuti e a norma di legge per evitare di incombere in accessori fatti di materiali scadenti altamente rischiosi per la sicurezza. L‘impugnatura deve sempre garantire aderenza; e per fare ciò è necessario che la struttura sia realizzata con plastiche e gomma antiscivolo. Durante il lavoro è molto probabile che le mani sudino; per questo a maggior ragione c’è bisogno di uno strumento sicuro e resistente all’umidità. Infine, dal momento in cui l’avvitatore è costituito di un motore, è bene assicurarsi che questo sia di qualità accettabile e che non si surriscaldi velocemente, portando sia l’impugnatura che i bits ad aumentare di temperatura.

Per evitare problemi di qualsiasi genere con il motore degli avvitatori è buona norma rapportare preventivamente la quantità di lavoro da svolgere con la potenza del motore stesso.

Prezzi

Il prezzo degli avvitatori è estremamente variabile. I fattori che ne determinano il costo sono tanti e tutti importanti. La potenza, il tipo di alimentazione, la dimensione, la presenza o meno di accessori extra, sono tutti elementi che influiscono in maniera preponderante sul prezzo finale. Naturalmente prima di procedere all’acquisto è bene accertarsi del tipo di lavoro che si vuole fare. Un lavoro professionale necessita di un apparecchio di ottima qualità, che duri nel tempo e che resista in maniera significativa ad un lavoro lungo ed intenso. I vari brand, la qualità del prodotto e il marchio sono essenziali nel determinare una scelta. Dopo aver accuratamente deciso se orientarci verso le categorie più semplici o più complesse, possiamo passare alla scelta del modello.

Fatte le dovute premesse, non è scontato che un avvitatore dal prezzo contenuto sia automaticamente di scarsa qualità. E’ possibile trovare modelli a prezzi contenuti che sono comunque ideali per il tipo di lavoro che intendiamo svolgere. Ecco che potremmo trovarci a pagare soltanto 20-30 euro per un avvitatore. Naturalmente in base alla potenza e all’arricchimento del prodotto possiamo arrivare anche a cifre di 100-150 euro.

Classifica dei migliori avvitatori

Anna Silvestrini

Sono una giornalista pubblicista, neo mamma e appassionata del bricolage e lavori domestici fai da te. Da sempre mi occupo di creare contenuti fruibili per tutti gli utenti del web interessati. Mi piace scoprire strumenti nuovi e descriverne le funzionalità in rete.

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