Domande Frequenti sugli avvitatori

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Sono tanti i dubbi che accomunano gli utenti che sentono parlare di avvitatori o addirittura li adoperano per hobby o per lavori nelle fabbriche. e che spesso possono essere risolti con risposte brevi e incisive: scopriamo insieme i dubbi più frequenti e le rispettive risposte per conoscere meglio questi attrezzi.

Prima di tutto è bene conoscere quali tipi di elettroutensili esistono? Ed in quale di queste rientrano gli avvitatori?

Gli elettroutensili sono classificabili sulla base del loro campo di applicazione nelle seguenti principali tipologie:

  • Utensili di foratura
  • Utensili da taglio
  • Utensili di avvitamento
  • Utensili da piallatura
  • Utensili da fresatura
  • Utensili da troncatura e ponzonatura
  • Utensili di levigatura
  • Utensili a percussione
  • Utensili a giunzione

Gli avvitatori rientrano nella categoria di utensili di avvitamento anche se esistono, come abbiamo già avuto modo di osservare, alcuni modelli che eseguono piccoli lavori di foratura.

In base a quali principi funzionano gli elettroutensili?

Gli elettroutensili funzionano in base ad alcuni principi fondamentali che ora andremo ad elencare:

  • Oscillazione
  • Rotazione
  • Percussione
  • Movimento lineare
  • Calore

Che cos’è un avvitatore?

L’avvitatore è un elemento indispensabile e di grande importanza per la propria cassetta degli attrezzi. L’avvitatore è un attrezzo utile non solo ai professionisti che lavorano nei cantieri ma anche a semplici amanti del fai da te alle prese, spesso, con riparazioni e progetti nelle proprie case.

Quando furono inventati gli avvitatori?

I primi modelli di cacciavite nacquero probabilmente nel tardo Medioevo. Si trattava, ovviamente, di modelli manuali ed erano molto sviluppati in Francia o in Germania sul finire del 1400. Questi cacciaviti avevano i manici a forma di pera. Da qui molti anni dopo sono nati i privi avvitatori a batteria che hanno reso ancora più prezioso questo elemento rendendolo molto più comodo eliminando la necessità di girare manualmente il cacciavite. Utilizzare manualmente un cacciavite per un tempo prolungato risultava essere frustante, causando crampi alle mani.

Perché comprare un avvitatore?

Con un avvitatore si possono fare moltissime cose, ad esempio montare mobili, appendi-abiti, e addirittura costruire una casetta di legno sull’albero. Ovviamente solo l’avvitatore, in questo caso, non basta ma è utile avere anche uno strumento che oltre ad avvitare sappia perforare legno e metalli.

Quali sono i benefici legati all’utilizzo dell’avvitatore?

L’utilizzo di un avvitatore ha senza ombra di dubbio molti vantaggi per chi l’utilizza. Fanno risparmiare  molto tempo consentendo a chi lo adopera di occuparsi della pianificazione e dell’assemblaggio anziché impiegare un’eternità per svitare o avvitare manualmente le viti. I benefici sono:

  • Portabilità: gli avvitatori a batteria sono facilmente portatili. Sono molto leggeri, compatti e possono andare ovunque è necessario avvitare una vite allentata o mettere insieme qualcosa. I modelli a batteria possono essere utilizzati senza doversi preoccupare di cavi lunghi e ingombranti;
  • Flessibilità: la flessibilità è una caratteristica che rende molto popolari gli avvitatori a batteria. Nessun vincolo ad una specifica presa elettrica e capacità di essere utilizzato in spazi estremamente ristretti;
  • Compattezza e facilità di trasporto: i modelli di avvitatori in vendita sul mercato hanno dimensioni ridotte ed hanno un’ottima compattezza. Ciò li rendono facilmente trasportabili nella cassetta o nello zaino.
  • Sicurezza per chi l’utilizza e per gli altri: la sicurezza è di fondamentale importanza quando si lavora con strumenti da lavoro. Il vantaggio di un avvitatore a batteria, in seguito vedremo le differenze con quello elettrico, è che non ci sono cavi di cui preoccuparsi. E’, spesso, facile tirarsi le cose sulla testa o sui piedi aggrovigliandosi in un cavo elettrico. I cavi elettrici possono rappresentare un pericolo per altri lavoratori o familiari se si spostano da una stanza all’altra in quanto possono essere causa di inciampo;
  • Versatilità per molti progetti diversi: un avvitatore può essere utilizzato per molti progetti diversi rendendo tutto molto più semplice. Ad esempio, montare o smontare maniglie, mobili, cassetti. Avvitare e svitare un oggetto o addirittura costruire uno scaffale.
  • Efficienza per i lavori che devono essere fatti in fretta: come già detto, il vantaggio di un avvitatore a batteria è il tempo che permette di risparmiare. Ovviamente bisognerà preoccuparsi di garantire una ricarica completa che possa garantire una maggiore efficienza per i lavori che devono essere fatti in fretta.

Da chi vengono utilizzati gli avvitatori?

Gli avvitatori vengono ampiamente utilizzati da professionisti tra cui:

  • Produttori di mobili;
  • Falegnami;
  • Specialisti informatici;
  • Professionisti delle riparazioni;
  • Amanti del fai da te.

Quali sono i principali tipi di avvitatori?

Quelli più potenti ed affidabili della categoria sono gli avvitatori elettrici poiché il loro corpo è molto solido e ciò li rende resistenti maggiormente nei svariati tipi di lavoro e shock fisico. Ci sono, però, poi gli avvitatori a batteria che solitamente sfruttano accumulatori al nichel cadmio oppure al litio. Questi presentano due velocità operative e vengono utilizzati in vari campi di lavoro. I modelli più recenti, inoltre, sono comodamente maneggevoli e dotati di maggiore comfort. Questi sono anche muniti di sistema Power Control, un sistema che è in grado di salvare quantitativi importanti di energia e canalizzarla verso uno sforzo necessario.

Quali punti bisogna seguire per un buon utilizzo dell’avvitatore?

Quando si utilizza l’avvitatore bisogna tenere in considerazione i seguenti punti:

  • Mettere la punta sulla testa della vite ed esercitare una leggera pressione sull’avvitatore;
  • Accertarsi che la punta sia inserita diritta nella testa della vite, perché altrimenti si potrebbe danneggiare la vite;
  • Avviare l’avvitatore premendo l’interruttore di accensione/spegnimento;
  • Per avvitare le viti per legno, praticare prima un foro di guida per facilitare l’avvitamento ed evitare che il pezzo si scheggi;
  • Il foro di guida ha due scopi. Agisce da guida per l’ingresso della vite ed evita che il legno diventi distorto o si scheggi;
  • I fori di guida devono essere praticati a una profondità pari o maggiore della lunghezza della
    vite usata.
  • Selezionare la rotazione in avanti per avvitare le viti, e la rotazione inversa per estrarle;
  • Fare attenzione a non stringere troppo le piccole viti di ottone. La loro testa si storce facilmente e la filettatura potrebbe rovinarsi. Si consiglia di stringere manualmente queste viti;
  • Usare le viti a croce ogni volta possibile. Esse sono più facili da avvitare, perché la punta dell’avvitatore entra più saldamente nella testa della vite;
  • Per inserire una vite in un foro già filettato, cominciare l’avvitamento a mano. Avvitare la vite finché si sente che la filettatura fa presa, e usare poi l’avvitatore per stringere la vite;
  • Per usare gli avvita dadi forniti con l’avvitatore, fare attenzione a non stringere troppo i dadi perché potrebbero danneggiarsi.

Quali sono le dimensioni del foro di guida?

In questo piccolo schema vediamo una piccola guida per le dimensioni del foro di guida:

  • Dimensione vite No. 6 (3,5 mm); legno tenero (2.0 mm); legno duro (2,5 mm);
  • Dimensione vite No. 8 (4,0 mm); legno tenero (3,2 mm); legno duro (3,5 mm);
  • Dimensione vite No.10 (5,0 mm); legno tenero (3,5 mm); legno duro (4,0 mm).

A che cosa occorre prestare attenzione quando si impiega un avvitatore?

L’avvitatore viene utilizzato per fissare ed allentare viti. Durante, però, queste operazioni l’apparecchio potrebbe avere delle reazioni particolarmente pericolose per chi lo utilizza. Le cause possono essere:

  • Coppie di contraccolpo;
  • Scivolamento dei bit;
  • Rumorosità;
  • Fenomeno del grippaggio.

Come ci si può proteggere dalle coppie di contraccolpo?

Con dovuti provvedimenti si potranno evitare coppie di contraccolpo non consentite e pericolose. I provvedimenti da adottare sono certamente una corretta scelta dell’utensile di avvitamento ed una corretta regolazione dello stesso, ad esempio della coppia o dell’asta di profondità, sulla base delle indicazioni del costruttore.

Come ci si può proteggere dallo scivolamento dei bit?

Sono principalmente quattro le cause di scivolamento dei bit. Andiamo a vedere nello specifico quali sono. La prima causa è senza dubbio la dimensione del bit non adatta alla vite; una seconda causa è l’applicazione angolata del bit sulla vite. L’angolatura durante l’avviamento e la pressione troppo ridotta sono le altre due cause che provocano lo scivolamento dei bit. Ciascuno di tali casi comporta di un errore di applicazione. Gli effetti dello scivolamento del bit possono provocare possibile pericolo di lesioni all’utilizzatore; danni al pezzo di lavorazione; danni alla vite; danni al bit stesso. Tali errori di applicazione vengono commessi molto spesso per questo è importante prendere le dovute precauzioni prima dell’utilizzo dell’utensile.

Come ci si può proteggere dal fenomeno del grippaggio?

  • rispettando i valori di taratura degli avvitatori;
  • trattando i filetti con comuni prodotti anti-grippanti (in particolare i diametri superiori o equivalenti a 16 mm);
  • utilizzando dadi e bulloni di differente materiale (come AISI 316 e 304).

Che cosa sono i bit?

Vengono chiamate così le punte da montare sull’avvitatore per svitare o avvitare viti a stella e/o lisce ma con grandezze diverse.

Quali sono i principali tipi di avvitamenti?

I vari tipi di avvitamento possono, per comodità, essere riassunti in due principali categorie: avvitamento in materiale duro ed avvitamento in materiale tenero. Vengono definite con avvitamento in materiale duro tutte le applicazioni in cui sotto la vite si trova un materiale rigido, solitamente quelle in metallo. Vengono, invece, definite con avvitamento in materiale tenero tutte le applicazioni in cui sotto la vite si trova direttamente un materiale cedevole, e dunque leggero, solitamente il legno o in cui la vite venga inserita in materiale cedevole.

Quali tipi di avvitatori esistono?

Esistono diversi tipi di avvitatori:

  • Avvitatore semplice;
  • Avvitatore ad impulsi;
  • Avvitatore pneumatico;
  • Avvitatore con caricatore viti;
  • Avvitatore angolare;
  • Avvitatore a filo;
  • Avvitatore a batteria;
  • Avvitatore professionale elettrico;
  • Avvitatore per cartongesso.

Quale è la differenza tra avvitatore semplice e ad impulsi?

L’avvitatore ad impulsi viene, generalmente, impiegato quando si devono avvitare o svitare delle viti abbastanza difficili sollevando il nostro corpo da qualsiasi sforzo. E’ uno strumento che risulta, addirittura, indispensabile per tutti gli amanti del fai da te. Il suo impiego risulta indispensabile nei lavori di montaggio o smontaggio degli elementi e nel fissaggio di una qualunque struttura. La sua forma a pistola permette  a chi lavora una presa salda e confortevole. L’avvitatore tradizionale, come abbiamo già avuto modo di vedere nei precedenti articoli, può essere sia elettronico e sia a batteria e viene principalmente impiegato per lavori basilari di avvitatura e svitatura di viti in materiali non particolarmente duri mentre Un avvitatore ad impulsi al movimento rotatorio è capace di unire una sequenza di impulsi. Può essere pneumatico, alimentato a batteria o a corrente elettrica. Il modello a batteria raggiunge la potenza di 3000 colpi al minuto con un serraggio di 220 Nm. A tal proposito vengono utilizzati principalmente nel settore industriale e automobilistico.

Come si inseriscono e si rimuovo le punte in un avvitatore?

Per inserire una punta, spingerla saldamente nel portapunta dell’avvitatore. Per rimuovere una punta, tirarla fuori saldamente dal portapunta.
Se necessario, il portapunta magnetico in dotazione all’avvitatore può essere inserito nel
portapunta e la punta può poi essere inserita nel portapunta magnetico.

Che cos’è l’avvitatore pneumatico?

L’avvitatore pneumatico è sicuramente uno strumento utile per chi svolge il lavoro di meccanico o per chi, semplicemente, è appassionato del fai da te, per il montaggio dei pneumatici di automobili e veicoli in generale. Un ottimo strumento capace di velocizzare questo tipo di lavoro ed offrire migliori risultati. Un avvitatore pneumatico funziona grazie all’energia che viene prodotta dall’espansione di un gas. Ciò avviene grazie a un complesso di biella e manovella che trasforma il moto circolare in rettilineo. Per funzionare, un avvitatore pneumatico deve essere attaccato a compressore.

Che cos’è l’avvitatore angolare?

L’avvitatore angolare viene impiegato per operare in posizioni di limitata accessibilità, per la minima coppia di reazione all’operatore anche a valori di coppia molto alti. L’avvitatore angolare può ospitare  tutti gli accessori con attacco esagonale da un quarto di pollice. La rotazione è sia oraria che antioraria e la trasmissione di coppia massima è di 13 Nm.

Che cos’è l’avvitatore con caricatore viti?

L’avvitatore con caricatore viti è l’ideale per un utilizzo specifico e per cantieri di grandi dimensioni. Anche questo utilizza nastri di viti che scorrono automaticamente ma può essere usato anche con singole viti togliendo il caricatore dal corpo dell’avvitatore. I nastri di viti usati da questo tipo di avvitatori montano in generale almeno 50 viti. E’ un attrezzo adatto per chi deve svolgere lavori su cartongesso, come ad esempio montare quadri o mensole e molto altro ancora, con accurata precisione.

Che cos’è l’avvitatore per cartongesso?

Gli avvitatori per cartongesso sono realizzati in materiale molto leggero ma hanno, comunque, una solida struttura. Questo permette a chi l’utilizza di lavorare più a lungo. Gli avvitatori per cartongesso hanno un voltaggio che va dai 10 ai 18 Volt. Il principio dell’avvitatore per cartongesso è semplice dal momento che si tratta di un avvitatore a inserti intercambiabili che consente di avvitare viti specifiche per lastre. Offre, inoltre, la possibilità di limitare l’avvitatura alla profondità desiderata regolando una ghiera che arresta l’inserto quando questo è fuori misura.

Che cosa sono i mini-avvitatori?

Un mini avvitatore a batteria professionale è utile, in particolar modo, nei casi in cui si ha la necessità di sbrigare lavori che non sono molti impegnativi e che sono anche abbastanza rapidi. Un mini avvitatore è sicuramente più comodo da trasportare per via delle ridotte dimensioni. Nella struttura è molto simile ad un trapano ma a differenza di questo ha ridotte dimensioni e peso contenuto.

Quali caratteristiche hanno gli avvitatori da 12 Volt?

Gli avvitatori 12 Volt hanno come caratteristica principale, quella di essere molto leggeri. Sono inoltre dotati di una super compattezza ed una facile impugnatura merito di un design ergonomico. Questo di tipo di avvitatore è facilmente utilizzabile anche negli spazi stretti grazie alle ridotte dimensioni. Sono dotati di luce a led per vedere meglio anche in spazi dove c’è poca luce. Sono muniti di una batteria al litio da 2.6 Ah. Questo tipo di batteria offre un elevato rendimento ed una lunga durata anche negli ambienti più impegnativi. Il trapano avvitatore di 12v è dotato di mandrino in acciaio a 3 ganasce (0,5-10mm), 15 frizioni e 2 velocità.

Quali caratteristiche hanno gli avvitatori da 18 Volt?

Un trapano avvitatore da 18 volt è un prodotto semi-professionale di fascia medio-alta. La batteria al litio gli permette di offrire ottime performance. Viene principalmente utilizzato per montare qualche mobile o nel caso si dovesse forare un materiale più resistente e duro, ad esempio il cemento. E’adatto per forare fino ad un massimo di 38 mm nel legno, di 13 mm nell’acciaio. E’ molto leggero e pratico da utilizzare per svitare e avvitare viti e dadi fino 6,8×50 mm nel legno e viti metriche standard da M6. Compatto e bilanciato ed è munito di mandrino autoserrante a ghiera unica, e cioè con il blocco alberino; regolazione della coppia di serraggio in 22 posizioni per una maggiore precisione nell’avvitatura e motore con ventola di raffreddamento ad elevate prestazioni.

Quali e quanti tipi di viti esistono?

Esistono le viti per macchina e quelle da legno. Ovviamente in queste due principali tipologie ci sono altre varianti per materiali di costruzioni diversi e per avvitamenti speciali. Le viti si differenziano, principalmente, fra loro per la forma e la tipologia della filettatura.

Quale è la velocità di rotazione di un avvitatore?

La velocità di un avvitatore varia da un minimo di circa 100 giri al minuto ad un massimo di 250 giri al minuto circa. La velocità varia comunque a seconda del modello. Un avvitatore ad impulsi può raggiungere 3000 colpi al minuto con un serraggio di 220 Nm.

Cosa vuol dire Nm?

Nm è la sigla che sta ad indicare il newton per metro o newton metro. Si tratta dell’unità di misura del momento meccanico nel Sistema internazionale di unità di misura. Corrisponde al momento esercitato da una forza di un newton applicata all’estremità di un’asta lunga un metro e ad essa perpendicolare , incernierata nell’altra estremità.

Quale è la potenza di un avvitatore?

La potenza di un avvitatore semplice varia su una scala da 3 fino a 8 Volt con un voltaggio che oscilla tra 3,6 V e 4,5 V. Alcuni modelli in vendita possono comunque offrire un voltaggio anche superiore. Un avvitatore ad impulsi professionale può anche raggiungere un voltaggio di 18 Volt.

Che cosa significa “volt”?

Il volt è l’unità di misura del potenziale elettrico e della differenza di potenziale elettrico nel Sistema Internazionale e dunque della tensione elettrica.

Che cosa significa “watt”?

Il watt è l’unità di misura della potenza elettrica.

Che cosa significa “16 Volt Max”?

Un gruppo batteria “16 Volt Max” (14,4 V) consiste in quattro singole celle della batteria. Ognuna di queste celle è dotata di di due tensioni: una nominale ed una massima. Quando una cella agli ioni di litio da 3,6 V viene caricata riceve, effettivamente, una carica di 4 V. Solo quando si scarica a un livello pari al 50% raggiunge il livello nominale di 3,6 V.  Il valore nominale si calcola nel modo seguente: 3,6 V x 4 celle = 14,4 V. Mentre il valore “Max” si basa sul livello di carica massimo: 4 V x 4 celle = 16 V.

Che cosa significa “20 Volt Max”?

Un gruppo batteria “20 V Max” (18 V) consiste in cinque singole celle della batteria. Ognuna di queste celle è dotata di due tensioni: una nominale ed una massima. Quando una cella agli ioni di litio da 3,6 V viene caricata riceve, effettivamente, una carica di 4 V. In questo caso il valore nominale si calcola nel modo seguente: 3,6 V x 5 celle = 18 V. Mentre il valore “Max” si basa sul livello di carica massimo: 4 V x 5 celle = 20 V.

Quali sono gli avvitatori più potenti?

Una particolare categoria di avvitatori è costituita dai dispositivi ad aria che vengono, a loro volta, suddivisi in avvitatoti ad impulsi o lineari. Pur raggiungendo  i 650 nm per coppia riescono a mantenersi in contenute dimensioni nonostante il tipo di lavorazione a cui molto spesso sono destinati. Sono generalmente apparecchi pesanti e tipica di alcune categorie di operatori chiamati ad elevate forze torsionali. Tali modelli, a differenza di quelli classici, effettuano dei piccoli colpi consecutivi provvedendo alla rotazione. Gli avvitatori lineari rappresentano la soluzione ideale per coloro che desiderano il risultato massimo dalla compattezza non rinunciando, comunque, alla lunghezza del dispositivo. Generalmente, tali modelli, vengono alimentati con aria compressa e proprio a causa della loro forma ad esagono incassato riescono ad avere una maggiore efficienza di lavoro in spazi particolarmente ristretti.

Quali parametri bisogna tenere in considerazione per la scelta di un avvitatore?

Andiamo a vedere quali sono i parametri fondamentali da tenere in considerazione per la scelta di un avvitatore.

  • Peso: è importante optare sempre per un modello dal peso non troppo contenuto e ciò per calibrare meglio l’andamento. Un modello dotato di impugnatura antiscivolo ed in grado di essere utilizzato per ogni tipo di lavoro pesa solitamente sotto i 2 kg.
  • Forma: gli avvitatori a batteria sono disponibili in tre forme base; dritti, a pistola o una combinazione delle due. Gli avvitatori di forma diritta sono adatti per piccoli lavori di base.  Gli avvitatori a pistola sono perfetti per entrare negli angoli più scomodi e nelle aree più difficili da raggiungere. Un avvitatore a forma mista, invece, racchiude entrambe le caratteristiche dei due precedenti e può soddisfare entrambe le situazioni con un solo strumento.
  • Numero di giri al minuto: se si aspira ad ottenere un buon lavoro ed un buon risultato, bisogna tenere in considerazione il numero dei giri al minuto che non deve essere inferiore ai 1000 altrimenti avremmo un lavoro approssimativo. Con l’aumentare del voltaggio, aumentano di solito anche i giri per minuto, che possono partire da circa 600 fino a superare i 2000. I trapani ad una velocità media o medio-alta sono capaci di offrire dai 1200 ai 1800 giri al minuto. In caso di trapano a percussione si parlerà di colpi al minuto.
  • Voltaggio: tale parametro è importante per ciò che concerne le prestazioni professionali. Il suo valore può variare da 9 fino a 36 Volt. E’ bene, infatti, scegliere un modello che sia in grado di erogare oltre i 12 volt. Ovviamente va dotato di efficaci batterie al litio qualora si avesse la necessità di lavorare senza alcuna presa di rete. Gli esperti del settore consigliano di non scegliere modelli che scendono sotto i 9 volt. E’ bene ricordare che il volteggio è strettamente legato alla velocità massima dell’avvitatore. Il valore ideale dovrebbe essere di 12-14 Volt almeno. Attualmente il voltaggio più diffuso e richiesto è di 18 Volt, in quanto potenza adeguata ad applicazioni medie e grandi e che coniuga una struttura che resta leggera e maneggevole ed utilizzabile perfettamente anche in casa. In caso di applicazioni molto grandi, come ad esempio il lavoro di calcestruzzo o pietra, è necessario un modello molto più robusto con un voltaggio dai 24 ai 36 Volt.
  • Coppia Massima: corrisponde alla quantità di potenza da applicare alla vite senza rischiare di “spanare”. Viene misurata in “Newton Metro”, Nm. Di norma un buon avvitatore da 12 volt si aggira intorno ai 30 Nm. In virtù di ciò la sua velocità è maggiormente superiore rispetto a quella di avvitatore con un voltaggio inferiore. Un avvitatore dinamometrico di livello inferiore è perfetto per le semplici attività quotidiane.
  • Reversibilità: questa è una caratteristica che appartiene agli avvitatori in circolazione e consiste nella possibilità di invertire il senso di rotazione della punta. E’, infatti, possibile azionare un movimento in entrambe le direzioni di rotazione. L’utente ha, dunque, la possibilità di avvitare ma anche di svitare oppure correggere eventuali errori di avvitatura.
  • Blocco del mandrino: è possibile utilizzare l’avvitatore elettrico anche in modalità manuale quando è fornito da mandrino. Questa funzione blocca lo strumento senza fili in una posizione diritta, in perfetto stile da cacciavite manuale.
  • Rotazione inversa: alcuni avvitatori sono dotati anche di rotazione inversa che permette di estrarre le viti in modo semplice ed efficiente mentre si inseriscono. E’ una caratteristica che rende il lavoro molto più semplice e comodo.
  • Carica rapida della batteria: gli avvitatori con batterie agli ioni di litio hanno una ricarica rapida, potente e di lunga durata. Infatti, durano almeno 3 volte di più rispetto alle normali batterie ricaricabili. Alcune caratteristiche permettono ad un avvitatore di caricare velocemente la batteria, tipicamente nel giro di un’ora o anche meno.
  • Luce integrata: alcuni modelli di avvitatori a batteria hanno luci a LED integrate. Una luce a LED aiuta a illuminare le aree con poca luce. Tale funzione da la possibilità di poter lavorare anche negli ambienti scarsamente illuminati.

Cosa sono le impostazioni di coppia e la coppia massima?

La coppia massima è la forza di rotazione rotativa massima del trapano, che può essere importante se si esegue la perforazione di materiali duri come il calcestruzzo, per il quale si dovrebbe considerare un trapano combinato, con la funzione di percussione per una potenza extra di perforazione.

Le impostazioni di coppia sono più importanti quando si tratta di avvitare, in quanto mettere troppa energia nella vite può “sgranare” la testa della vite. Fare tutto nel modo giusto, in modo che ogni vite sia a filo con la superficie, può essere difficile, ma alcuni trapani sono più facili da controllare a una velocità ridotta rispetto ad altri.

I materiali sono importanti nella scelta dell’avvitatore?

Assolutamente si. Anche perché l’occhio vuole la sua parte ma non solo per questo motivo. L’importanza del materiale è in un certo qual modo legato alle prestazioni ma anche, e soprattutto, alla sicurezza dell’avvitatore stesso. Per produrre questo genere di apparecchi vengono utilizzati materiali vari. Ciò che cambia è la robustezza delle plastiche e delle leghe metalliche utilizzate per le varie punte che devono garantire la resistenza nel tempo dell’attrezzo soprattutto se questo è molto sollecitato nel lavoro su materiali molto duri, quali il calcestruzzo o il metallo. E’ importante dunque in fase di scelta verificare che i materiali utilizzati dal produttore siano affidabili e sicuri. Tutto ciò riduce pericoli e spiacevoli incidenti.

Che differenza c’è tra avvitatore a batteria e avvitatore elettrico?

Gli avvitatori a batteria sono provvisti di batterie ricaricabili. Si differenziano principalmente per il tipo di batteria montata. Gli avvitatori a batteria sono molto comodi e pratici. Rappresentano, infatti, il giusto connubio tra qualità, prezzo e funzionalità. Rispetto al classico avvitatore è più leggero e quindi più facilmente maneggevole, sono dotati di una buona robustezza e batterie che assicurano una durata sempre più lunga che permette di poter comodamente effettuare  i propri lavori senza dover interrompersi frequentemente per ricaricarla. La capacità di un avvitatore a batteria viene misurata in Ampere-ora. La coppia di questi attrezzi è troppo bassa per praticare fori.

L’avvitatore elettrico è provvisto di filo e spina che permette il collegamento alla presa di corrente. Sono, di solito, potenti e robusti e spesso sono sprovvisti di mandrino poiché montano direttamente l’attacco per l’inserto.

E’ meglio elettrico o a batteria?

Un avvitatore elettrico ci permette di avere potenza maggiore rispetto ad un trapano a batteria. L’evoluzione della tecnologia dell’avvitatore a batteria è arrivata al punto di avvicinarsi molto come prestazioni alla versione elettrica. In conclusione, avrete ben capito, che il trapano è meno versatile, in quanto non c’è sempre la possibilità e facilità di collegarlo alla presa elettrica.

Il trapano a batteria è invece molto più versatile perché permette di lavorare in posizioni irraggiungibili dalla versione elettrica senza l’impaccio del cavo elettrico.

Cosa significa “Ampere-ora”?

L’ampere-ora è un’unità di misura pratica della carica elettrica. Rappresenta la quantità di carica necessaria per erogare un ampere di corrente per un’ora, ovvero 3600 coulomb.

Il fattore alimentazione è decisivo nella scelta del proprio avvitatore?

Assolutamente si, poiché ne influenza le prestazioni sia in termini di potenza che di autonomia di lavoro. Gli strumenti attualmente in commercio prevedono una batteria interna ricaricabile. I modelli a batteria non necessitano di un attacco ad una presa elettrica e quindi garantiscono una maggiore libertà di movimento.

Perché la batteria del mio avvitatore senza fili si scarica in fretta?

La potenza di avvitatore senza filo dipende dal voltaggio della batteria. Uno strumento più potente necessita di una batteria ad alta capacità (in amp/ora) e questo aspetto ti consente anche di lavorare per un periodo più lungo prima di dover ricaricare la batteria. Più il lavoro che stai effettuando è pesante, più rapidamente la batteria si scaricherà. Su questo influisce anche l’età della batteria. Sulla durata di una batteria influiscono inoltre l’utilizzo e la ricarica, oltre al tipo della batteria stessa.

Quanti tipi di batteria esistono?

Esistono, diversi tipi di batterie: batterie al nichel-cadmio; batterie al nichel-metallo idruro ed al litio. Tali tipologie di batteria sono poste in ordine di qualità. Infatti, il nichel-cadmio corrisponde a qualità e tecnologia più bassa mentre una qualità e una tecnologia più avanzata vengono fornite dal litio. Ogni tipo di batteria porta all’attrezzo vantaggi e svantaggi. Gli avvitatori che prevedono l’alimentazione con batterie al litio  hanno un costo più elevato. Tale tipologia è esente dal cosiddetto “effetto memoria” traducibile in un utilizzo del trapano, anche da parzialmente carico sempre con il massimo della potenza fino a completo esaurimento della carica.

Le batterie agli ioni di litio hanno una “densità energetica” molto più elevata rispetto alle altre batterie pertanto sono molto più piccole e leggere a parità di durata operativa. Presentano un tasso di scaricamento automatico molto inferiore, pertanto non si scaricheranno così facilmente quando non in uso e possono essere ricaricate in qualsiasi momento, anche quando non sono vuote.

La batteria al nichel-cadmio subisce danneggiamenti con maggiore difficoltà. Infine, le batterie al nichel-metallo si collocano a metà tra le due già citate. Hanno il doppio della durata ma le prestazioni sono inferiori a quelle al litio.

Le batterie al nichel-metallo idruro hanno una “densità energetica” più elevata rispetto alle batterie NiCd, pertanto hanno una durata operativa maggiore prima che sia necessario ricaricarle. Le batterie NiMH presentano il tasso più elevato di scaricamento automatico, il che significa che si scaricano rapidamente da sole quando non in uso.

Le batterie al nichel-cadmio hanno una durata lunga se vengono mantenute in buone condizioni. Le batterie NiCd devono essere caricate solo quando scariche (vuote), altrimenti perdono la propria capacità. Questo tipo di batteria è il più affidabile soprattutto in condizioni climatiche calde e fredde. Offrono la massima potenza quando è necessaria, ad esempio all’avvio o durante lavori pesanti. Hanno un alto tasso di scaricamento automatico, il che significa che si scaricano da sole quando non vengono utilizzate. Le batterie NiCd devono essere caricate prima del deposito.

Che cosa significa “effetto memoria?”

L’effetto memoria si verifica con le batterie al NiCd, qualora esse non si siano completamente scaricate. Se una parte della batteria non viene sollecitata, la batteria stessa, per così dire, «ne prende nota». A seguito di ciò, la parte non sollecitata non sarà più disponibile per generare energia all’interno della batteria. Nelle batterie al litio, tale effetto memoria non si verifica. La batteria è in grado di riconoscere il proprio stato di utilizzo. Se prima della ricarica la batteria non è completamente scarica, si formano piccoli cristalli sugli elettrodi che limitano l’assorbimento della carica. Se non si lascia scaricare completamente la batteria ripetutamente, si riducono sempre più i tempi di disponibilità della batteria. Con la tecnologia al nichel-cadmio può subentrare il cosiddetto “effetto pigrizia”, simile al classico effetto memoria. Le batterie agli ioni di litio e la batteria ai polimeri di litio possono e devono essere continuamente ricaricate. Queste batterie non hanno un effetto memoria; si dovrebbe evitare solamente una frequente carica breve. Anche la carica completa in più tappe, con o senza scarica parziale intermedia, non è dannosa. Le batterie agli ioni di litio e la batteria ai polimeri di litio non dovrebbero tuttavia essere scaricate completamente. Nel caso delle batterie agli ioni di litio non è inoltre necessario caricare e scaricare più volte una batteria nuova affinché raggiunga la piena capacità.Se la carica iniziale è stata eseguita correttamente, la batteria possiede una piena capacità sin dall’inizio. Scollegare e ricollegare un gruppo di batterie al caricabatt‏eria non porta ad una carica maggiore, ma piuttosto al danneggiamento della batteria.

Quanto dura la batteria?

Purtroppo non c’è una risposta precisa a tale domanda. Più la batteria ha un numero di Ah elevato, più a parità di potenza e tipologia di motore, durerà.
Le capacità più frequenti variano da 1,3 a 5 Ah. La capacità di una batteria si misura Ah (Ampère/ora).

E’ possibile far durare più a lungo le batterie?

Si, seguendo alcuni utili consigli. Le batterie agli ioni di litio, sono le più costose, ma anche le più leggere, durano più a lungo e sono più resistenti. E’ bene, dunque, acquistare un avvitatore con tali batterie. Per farle durare più a lungo è bene lasciarle scaricare completamente.

Se la batteria dovesse cominciare a dare problemi è bene provvedere alla immediata sostituzione. Le batterie, infatti, non hanno vita eterna.

E’ importante caricare le batterie alla giusta temperatura che è tra 5 gradi e 30 gradi centigradi. Il freddo o il caldo estremo possono compromettere la composizione chimica della batteria.

Un ultimo consiglio è quello di acquistare un avvitatore senza fili con due batterie. In questo modo mentre una batteria è in carica, l’altra può essere utilizzata in modo che non vi siano ritardi nei tuoi progetti o lavori.

Come si conservano le batterie al litio?

Le batterie al litio, generalmente, vanno conservate a temperatura ambiente. La conservazione a temperature maggiori, per contro, riduce la durata della batteria. Temperature superiori a 55 °C possono danneggiare le batterie al litio in modo irreparabile. Le temperature inferiori a –15 °C possono comportare lo scaricamento completo. Prima di un periodo di conservazione, le batterie al litio non andranno caricate completamente dal momento che l’attività in una cella completamente carica è maggiore rispetto a quella in una cella caricata parzialmente, una carica completa farebbe deteriorare la cella più rapidamente.

Le batterie al litio possono esplodere?

Le batterie di marca sono protette da vari meccanismi di sicurezza. Il rischio di esplosione, dunque, è impossibile. Tuttavia, devono assolutamente essere evitati cortocircuiti o danni alla batteria.

Quali sono le precauzioni da prendere per un buon utilizzo e manutenzione della batteria?

  • Ricaricare l’apparato esclusivamente con il caricabatteria specificato dal produttore. Un caricabatteria adatto a un determinato tipo di batteria può provocare il rischio di incendio se utilizzato con un pacco batteria differente.
  • Gli apparati elettrici vanno usati esclusivamente con i pacchi batteria specificatamente indicati.
    L’utilizzo di ogni altro pacco batteria crea rischio di lesioni e d’incendio.
  • Se il pacco batteria non è utilizzato tenerlo lontano da oggetti di metallo come fermagli, monete, chiavi, chiodi, viti o altri piccoli oggetti metallici che possono provocare un contatto dei terminali. Il corto circuito dei terminali della batteria può provocare ustioni o un incendio.
  • In condizioni di uso eccessivo è possibile che la batteria espella del liquido; evitarne il contatto. In caso di contatto, sciacquare abbondantemente con acqua. Se il liquido viene a contatto con gli occhi,
    consultare un medico. Il liquido emesso dalla batteria può causare irritazioni o ustioni.

Come avviene il caricamento della batteria di un avvitatore?

Per caricare la batteria di un avvitatore bisogna, prima di tutto, collegare il caricatore ad una presa adatta prima di inserire il gruppo batterie. Inserire il pacco batterie nel  nel caricabatteria, assicurandosi
che sia completamente posizionato nel caricabatteria. La luce rossa (in carica) lampeggia ripetutamente, indicando
che è iniziato il processo di carica. Il completamento della carica sarà indicato dalla luce
rossa che rimane continuamente accesa. Il pacco batteria è completamente carico e può essere utilizzato in questo
momento o lasciato nel caricabatterie. Per rimuovere il pacco batteria dal caricabatterie, premere e tenere premuto
il pulsante di sblocco della batteria sul pacco batteria.

Da premettere che quando il caricabatteria rileva una batteria troppo calda o troppo fredda avvia automaticamente un ritardo pacco caldo/freddo, sospendendo il caricamento finché la batteria non ha raggiunto la temperatura appropriata. Il caricabatteria quindi passa automaticamente alla modalità di caricamento del pacco.
Questa funzione garantisce la massima durata della batteria. Un pacco batteria freddo si caricherà a una velocità più lenta rispetto a un pacco batteria caldo. Il pacco batteria si caricherà a una velocità rallentata per tutto il ciclo di caricamento e non tornerà alla velocità di caricamento massima anche se la batteria si scalda.

La batteria deve essere caricata per 5 ore prima del suo primo uso. La batteria deve sempre essere caricata a una temperatura ambiente compresa tra i 4° e i 40° C. Quando la batteria non è più in grado di mantenere la carica, significa che è giunta alla fine del ciclo della sua vita. In questo caso, non gettate la batteria ma portatela in un centro di raccolta specializzato per lo smaltimento differenziato.

Il caricabbatterie è compreso nel kit di acquisto dell’avvitatore?

Il kit d’acquisto dell’avvitatore ha solitamente di corredo due batterie intercambiabili, un caricatore ed una torcia.

Cosa sono gli avvitatori ad aria?

Sono avvitatori grossi e pesanti che vengono, solitamente, utilizzati per le lavorazioni più ingenti ed in genere vengono alimentati da un compressore. Vengono maggiormente utilizzati dai gommisti per avvitare le viti sui mozzi delle ruote. Sono anche chiamati avvitatori ad impulsi in quanto non girano linearmente ma battono dei colpi, impulsi appunto, che mettono in rotazione l’inserto. Non sono provvisti di mandrino ma dispongono di un attacco quadro per le chiavi a bussola. Sono dotati di una manopola che permette di regolare la velocità di rotazione così da potersi adattare alle diverse esigenze.

Vi sono poi gli avvitatori ad aria lineari che hanno dimensioni contenute. Sono stretti e lunghi  una ventina di centimetri, sono alimentati ad aria compressa e non funzionano ad impulsi ma hanno una girante che assicura all’attrezzo un moto rotativo approssimativamente costante. Viene, infatti, impiegato come i comuni avvitatori a batteria e sono provvisti di un apposito porta inserti a base esagonale per punte da cacciavite sul mandrino.

Cosa è il trapano avvitatore?

Si tratta di un modello capace di avvitare/svitare e in grado anche di forare il legno o il metallo. Un elettroutensile semi-professionale dotato di una potenza abbastanza elevata che permette di poter lavorare anche su materiali più duri e resistenti. I trapani senza fili vengono principalmente utilizzati per i lavori di avvitatura, ma sono ideali anche per la perforazione di legno e metallo. L’impostazione della frizione, ovvero le cifre sull’anello rotante, ti permette di serrare e allentare le viti con grande precisione.

A che cosa serve l’impostazione di coppia, cioè la ghiera rotante con le cifre?

L’impostazione di coppia consente di controllare la coppia o la potenza di rotazione di un trapano avvitatore. Più elevata è la coppia, dunque il numero sulla ghiera di coppia, maggiori saranno la potenza prodotta dal trapano avvitatore e la profondità di avvitamento della vite nel pezzo di lavoro. Alcuni trapani avvitatori hanno anche una funzione a percussione che può essere selezionata sempre con questa impostazione di foratura.

Cosa è il trapano a percussione senza fili?

I trapani a percussione senza fili possono essere utilizzati anche per perforare mattoni e muratura. L’impostazione della frizione, ovvero le cifre sull’anello rotante permette di serrare ed allentare con grande precisione.

Cosa è il trapano SDS senza fili?

Il trapano SDS senza filo ha la funzione di martello pneumatico che li rende perfetti per la perforazione del calcestruzzo. La funzione di arresto del martello rendono questi utensili ideali anche per i normali lavori di foratura.

Quali sono le sostanziali differenze fra un trapano battente ed un normale trapano?

Nel trapano, l’alberino è alloggiato nei relativi cuscinetti in posizione fissa. Ciò consente un’elevata precisione di concentricità. I numeri di giri sono ottimizzati per la foratura nel metallo. Nel trapano battente, l’alberino è alloggiato nei relativi cuscinetti in modo da potersi spostare. In alcuni sistemi, la precisione di concentricità è inferiore a quella dei trapani puri e semplici. Il numero di giri è generalmente maggiore rispetto ai semplici trapani, poiché in tale caso viene forata anche la pietra, il che richiede un maggior numero di colpi.

Cosa è l’avvitatore a percussione a batteria?

Gli avvitatori a percussione a batteria sono avvitatori a batteria particolarmente potenti. Infatti, oltre alla normale rotazione sono in grado di offrire una vibrazione permanente, che produce la percussione integrata. Ciò comporta una maggiore coppia che aumenta la forza di fissaggio di dadi e viti. Con tale strumento è molto più facile anche  la rimozione delle viti. L’avvitatore a percussione a batteria può ovviamente essere utilizzato anche come un normale avvitatore a batteria. Risulta molto utile anche per il cambio di uno pneumatico. E’ particolarmente ideale per  per lavori su pareti molto spesse o materiali resistenti in quanto offrono un’elevata potenza e batterie dalla lunga durata. L’avvitatore a percussione a batteria facilita i lavori di avvitatura e foratura in metallo, materiale sintetico e legno.

Che cos’è un avvitatore ad impulsi?

L’avvitatore ad impulsi è un utensile portatile pneumatico, da utilizzare per avvitare e svitare i dadi, i bulloni e le viti di fissaggio filettate. E’ composto dalla carcassa con la tipica forma a “pistola”, la quale contiene il rotore a palette e gli altri elementi mobili; dall’attacco quadro per il montaggio delle bussole; dal pulsante di selezione del senso di rotazione; dalla leva a “grilletto” di azionamento dell’avvitatore; dalla manopola di regolazione della velocità; dall’attacco rapido dell’aria compressa.

Quale avvitatore è consigliato per lavorare la pietra o il calcestruzzo?

Un avvitatore a batteria capace di lavorare materiali molto duri come pietra o calcestruzzo è il trapano avvitatore a batterie con percussione. Sono dotati di di un impulso vibrante per poter esercitare maggiore pressione durante la foratura. Tale aspetto è molto importante soprattutto in presenza di materiali duri.

E’ possibile forare con gli stessi giri tutti i materiali?

No, è necessario regolarsi in base alle caratteristiche del materiale. Quanto più morbido è il materiale, tanto maggiore dovrà essere il numero di giri. Quanto più duro è il materiale, tanto minore dovrà essere il numero di giri. Nei vari materiali vi sono gradi di durezza molto diversi fra loro perciò occorrerà forare sempre con il numero di giri appropriato, adattato al materiale e al diametro di foratura.

Come pulire l’avvitatore dopo l’utilizzo?

Prima di eseguire la manutenzione o la pulizia è importante rimuovere e il pacco batterie dall’avvitatore e scollegare il trasformatore dalla presa di corrente. Una pulizia accurata mantiene il prodotto perfettamente funzionante nel tempo. È buona norma avere cura degli utensili che si utilizzano. Per rimuovere la polvere si può utilizzare un pennello a pelo lungo pulito e un aspirapolvere. La polvere può essere rimossa anche utilizzando l’aria compressa.

Per pulire la parte esterna del prodotto è preferibile utilizzare un panno asciutto e pulito, privo di lanugine. E’ assolutamente consigliato di non utilizzare detergenti o prodotti chimici aggressivi poiché detergenti non adatti possono causare lo scolorimento della superficie di plastica o danneggiare l’etichetta. Per la pulizia non utilizzare mai abrasivi, alcool, benzina o liquidi simili.

E’ importante una verifica visiva generale, dunque controllare lo stato generale dell’utensile pneumatico ed in particolare la presenza di eventuali parti danneggiate o mancanti. La pulizia è necessaria per liberare l’ugello ed il filtro d’uscita dell’aria di scarico da accumuli di sporcizia. Almeno una volta al giorno è importante lubrificare tutti i rotismi e gli organi meccanici mobili dell’avvitatore inserendo olio lubrificante all’interno dell’ugello di ingresso dell’aria compressa. A tal proposito bisogna staccare il tubo dell’aria, capovolgere l’avvitatore ed utilizzando un oliatore inserire alcune gocce d’olio all’interno dell’ugello.

Per pulire la carcassa dell’accessorio bisogna svitare la vite esagonale posta sul lato della carcassa, appoggiare l’avvitatore su un piano orizzontale e utilizzando l’oliatore inserire l’olio.

La marca è importante?

Si. Nel mercato italiano esistono numerosi brand che propongono attrezzi dedicati al fai da te ed ai lavori manuali e professionali. Il consiglio più logico è quello certamente di affidarsi ad aziende in grado di soddisfare le proprie aspirazioni. Meglio ancora se si tratta di aziende affidabili e ben operanti sul proprio territorio, ciò per avere la sicura certezza acquistare uno strumento efficace e sicuro, evitando ogni tipo di problema nella fase di post vendita.

Il prezzo è importante?

Nel mercato italiano è possibile trovare trapani avvitatori con un prezzo che oscilla dai circa 30 euro fino a toccare cifre altissime, anche superiori ai 600 euro nei modelli di tipo professionale. Il prezzo non è solo un indice della qualità del prodotto ma importanti sono, soprattutto, le caratteristiche sia funzionali e sia strutturali e le prestazioni che può garantire. Dunque sarà bene tenere presente la destinazione d’uso del proprio strumento e quindi prepararsi ad investire una cifra più elevata se si è alla ricerca di un trapano avvitatore a percussione per dedicarsi a lavori impegnativi e lunghi. Se, invece, la necessità è quella di rispondere ad occasionali esigenze di fai da te leggero si può accettare un prezzo molto più contenuto e a volte anche basso.

Avvitatori coreani e cinesi: sono affidabili?

Se si hanno problemi budget e non si vuole sostenere un prezzo troppo esoso per acquistare un avvitatore ma al tempo stesso non si vuole rinunciare all’acquisto di un attrezzo che garantisca comunque ottime prestazioni è possibile affidarsi a estrattori di fascia medio bassa. Molti prodotti in commercio sono Made in China o Made in Korea, ad esempio i telefoni cellulari, le televisioni, ed anche gli avvitatori provengono dal continente asiatico. I prodotti provenienti dai mercati asiatici sono molte volte concepiti come manufatti di scarso valore e di fascia di prezzo economico ma non è sempre così dal momento che negli ultimi anni si sta assistendo ad un vero e proprio processo di delocalizzazione delle imprese produttrici occidentali. Le imprese decidono di spostare l’unità di produzione sui mercati asiatici, promettenti ed emergenti a livello planetario. Ciò per questioni di burocratizzazione  e di eccessiva pressione fiscale.

La Cina e la Corea essendo nuovi “mercati di sbocco” da parte dei produttori occidentali sono comunque in grado di produrre avvitatori di vera eccellenza qualitativa. Dunque, tra scelta di un prodotto Made in UK o in USA o in Korea o in China non bisogna avere pregiudizi, ma occorre essere in grado di valutare le caratteristiche funzionali, tecniche, la reputazione commerciale e il prezzo del prodotto commercializzato.

Quanto dura la garanzia di un avvitatore?

La garanzia che l’azienda offre garantisce all’utente l’acquisto di un prodotto efficiente e progettato per durare almeno più degli anni di garanzia offerti. Il minimo offerto, per legge, dalle aziende è di più di 2 anni. Ciò significa che gli strumenti progettati hanno una durata maggiore e quindi costruiti con materiali di elevata qualità e motori che possono essere adatti anche per i lavoro più duri.

Quali sono le precauzioni da prendere quando si utilizza un avvitatore?

Quando si utilizza un avvitatore o un trapano avvitatore è importante prendere alcune precauzioni fondamentali ed importanti:

  •  Indossare protezioni auricolari durante la foratura a percussione. L’esposizione al rumore può causare la perdita dell’udito.
  • Utilizzare la maniglia ausiliaria, se fornita con l’apparecchio. La perdita di controllo può causare lesioni personali.
  • Prima di accendere l’apparato elettrico, rimuover eventuali chiavi o utensili di regolazione. Un utensile di regolazione o una chiave fissati su una parte rotante dell’apparato elettrico possono provocare lesioni personali.
  • Sostenere l’elettroutensile usando la prevista maniglia antiscivolo isolata. Quando si effettuano operazioni di foratura, la punta può entrare in contatto con fili nascosti. Il contatto dell’elettroutensile con parti in tensione può provocare scosse elettriche pericolose per l’utilizzatore.
  • Non distrarsi, controllare quello che si sta facendo e usare il buon senso quando si azionano utensili elettrici. Non azionare l’utensile elettrico quando si è stanchi o sotto l’influsso di droghe, alcol o medicinali. Un momento di disattenzione durante l’azionamento di utensili elettrici può provocare delle serie lesioni personali.
  • Evitare avvii involontari. Assicurarsi che l’interruttore sia in posizione di spento prima di inserire l’alimentazione elettrica e/o il blocco batteria e prima di afferrare o trasportare l’apparato. Il trasporto di apparati elettrici tenendo il dito sull’interruttore o quando sono collegati alla rete elettrica con l’interruttore nella posizione di acceso provoca incidenti.
  • Usare un’apparecchiatura di protezione personale. Indossare sempre protezioni per gli occhi. I dispositivi di protezione quali maschere anti-polvere, calzature di sicurezza antiscivolo, casco di sicurezza o protezioni per l’udito riducono la possibilità di subire lesioni personali.
  • Evitare le accensioni accidentali. Assicurarsi che l’interruttore sia in posizione di spento prima di collegare l’utensile alla rete elettrica e/o ai gruppi di batterie, prima di prenderlo o di trasportarlo. Trasportare utensili elettrici con il dito sull’interruttore o collegarli in rete con l’interruttore in posizione di accensione può
    provocare degli incidenti.
  • Togliere qualsiasi chiave di regolazione prima di accendere l’utensile elettrico. Una chiave lasciata attaccata a una parte rotante dell’utensile elettrico può provocare lesioni personali.
  • Non sbilanciarsi. Mantenere sempre la posizione e l’equilibrio appropriati. Ciò permette di controllare meglio l’utensile elettrico in situazioni impreviste.
  • Vestirsi in modo appropriato. Non indossare vestiti larghi né gioielli. Tenere capelli, indumenti e guanti distanti dalle parti in movimento. Vestiti larghi, gioielli o capelli lunghi possono impigliarsi nelle parti in movimento.
  • Se vi sono dispositivi da collegare a impianti per l’estrazione e la raccolta di polvere, accertarsi che siano collegati e usati in maniera appropriata. L’uso di questi dispositivi può ridurre i rischi correlati alla polvere.
  • Non usare l’utensile elettrico se l’interruttore di accensione e di spegnimento non si aziona correttamente. Qualsiasi utensile elettrico che non può essere controllato con l’interruttore è pericoloso e deve essere sottoposto a riparazioni.
  • Scollegare la spina dalla rete di alimentazione e/o il gruppo di batterie dall’utensile elettrico prima di effettuare qualsiasi regolazione, cambiare accessori o riporre gli utensili elettrici. Tali misure di sicurezza preventive riducono il rischio di avvio accidentale dell’utensile elettrico.
  • Riporre gli utensili elettrici inutilizzati fuori dalla portata dei bambini e non permetterne l’uso a persone inesperte dell’utensile o che non conoscano queste istruzioni. Gli utensili elettrici sono pericolosi se utilizzati da persone inesperte.
  • Effettuare la manutenzione necessaria sugli utensili elettrici. Verificare il possibile errato montaggio o bloccaggio delle parti in movimento, la rottura delle parti e qualsiasi altra condizione che possa influenzare il funzionamento degli utensili elettrici. Se è danneggiato, far riparare l’utensile elettrico prima di
    utilizzarlo. Numerosi incidenti sono provocati proprio dal cattivo stato di manutenzione degli utensili elettrici.
  • Staccare la spina dall’alimentazione elettrica e/o il blocco batteria dell’apparato elettrico prima di effettuare qualsiasi tipo di regolazione, prima di cambiare gli accessori o di riporlo. Queste misure di sicurezza preventive riducono il rischio di azionare l’apparato accidentalmente.

Per accoppiare l’attrezzatura al trapano avvitatore cosa occorre fare?

Per accoppiare l’attrezzatura al trapano avvitatore occorre prestare attenzione fare tre semplici passaggi:

  • aprire il mandrino del trapano avvitatore;
  • Inserire per tutta la lunghezza il codolo esagonale nel mandrino;
  • serrare il mandrino.

Prima di procedere all’utilizzo del dispositivo è importante verificarne il corretto montaggio?

Assolutamente si. Per verificare il corretto montaggio del proprio avvitatore bisognerà rivolgere l’attrezzatura verso il basso e far girare prima lentamente e poi alla massima velocità il trapano avvitatore e verificare poi che il corpo esterno fuoriesca da solo.

Dove posso acquistare le punte di ricambio di un avvitatore?

Le punte di ricambio possono essere acquistate nella maggior parte dei negozi di utensili.

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